A gennaio, nella cornice della storica Villa di Breme Forno di Cinisello Balsamo, si è inaugurato il primo ciclo di incontri dei Comitati dei destinatari, iniziativa promossa dal progetto L-inc e rivolta ai suoi principali portatori di interesse, ovvero le persone con disabilità, i loro familiari ma anche gli operatori sociali del territorio e i rappresentanti della società civile. Quattro appuntamenti per riflettere insieme e dare voce anche a chi non è direttamente coinvolto dal progetto ma che potrà monitorarne andamento e azioni future. A moderare gli incontri Giovanni Merlo, direttore Ledha.
L’approfondito scambio di idee e opinioni ha permesso di raccogliere riflessioni e suggerimenti preziosi dai diversi comitati. Di ognuno ha colpito la curiosità di conoscere L-inc e la voglia di farne parte, consapevoli che questa sperimentazione potrà tradursi in un’opportunità significativa per tutto il territorio del Nord Milano. Tanti i temi toccati , tra cui il bisogno di coinvolgere nella vita delle persone con disabilità anche chi non è un professionista e di superare la visione assistenzialistica dei servizi: “Bisogna imparare a vedere la disabilità in un modo più aperto, così noi familiari non ci sentiamo sempre coinvolti, ma troviamo la comunità pronta”, “Anche noi professionisti dovremo cambiare approccio per rendere le persone con disabilità i veri protagonisti e coinvolgere a più livelli la comunità e i gruppi informali”. Interessante lo sguardo esterno di chi non lavora con la disabilità, che ha proposto una ricognizione delle risorse presenti sul territorio: “Qualsiasi impegno in un contesto di vita come una biblioteca, un supermercato o un canile, offrirebbe alla persona con disabilità uno spazio di vita sociale”. L-inc ha l’obiettivo di migliorare la qualità di vita e favorire l' inclusione sociale e per farlo deve partire dai bisogni e dalle aspettative delle persone con disabilità, queste alcune considerazioni emerse dall’incontro: “Vorrei lavorare, se mi chiamassero io andrei subito”, “Voglio scegliere di andare a vivere da sola”, “Vorrei non dipendere sempre da mia sorella, lei dovrebbe avere più libertà”. E poi tanta la voglia di partecipare a momenti di aggregazione e svago, senza più ostacoli e barriere.
Si è concluso così il primo ciclo di incontri, ringraziamo chi ha partecipato e reso possibile l’iniziativa. Più punti di vista riusciremo a raccogliere, maggiori saranno le possibilità di rendere L-inc una sperimentazione di successo.